28 ottobre h 21.00
Organi di un paesaggio mitico in divenire
Paola Ponti e Alessandro Roma Caroline Leigh Halleck

Museo Carlo Zauli, Ceramic Performance Festival

Il corpo aspetta.

Attesa.

E poi segue il respiro della ceramica, delle fratture che sono diventate spazio per accogliere.

Terra non è solo la superficie su cui appoggiano i nostri corpi, ma è il luogo dove si diventa tutt’uno.

Tutto uno? Sono particella? Sono tutt’uno con la terra, la polvere, la ceramica e i corpi delle persone con il loro esserci ed essere a loro volta in relazione. Dove la distanza si misura in ogni istante, qui c’è il privilegio di essere organismo fluttuante, di essere organo anche io.

Ho molte domande che nascono di fronte a forme inconsuete e solo l’attesa potrà svelare la loro familiarità. Familiarità proveniente dal sottosuolo del corpo.

Il corpo ad un certo punto non è più se stesso, diventa movimento vegetale.

Vegetale è ciò che emerge dall’inconscio della terra