Swamp
Contemporary art museum Villa Croce Genoa (IT)
28 October 2016 – 8 January 2017
Solo show
Text by Silvia Simoncelli
Ph Matteo Zarbo

Villa Croce Museum of Contemporary Art is pleased to present Alessandro Roma’ solo show SWAMP. Alessandro Roma deals with landscape painting, which in his research becomes internal landscape. The creative process starts from the absorption of fragments of nature within the experiences of the reality that are subsequently metabolized and “given back to the world”, raising, as a final result, a certain surprise. The attitude he has towards the world and its possible representation – also during the realization of a work made through jumps and illuminations – is the same one that Roma wishes to provoke in the visitor: a “visual flotation” able to create new and personal meanings of the work on the surface.
The Reverie, a concept he talks about within his statement, let his work open to questioning. Every new work series holds back the traces of a previous research: in an apparent fragmented space, within its magical aura, it’s possible to reflect ourselves, both mentally and physically. Over the years, his research has found a new creative flux through the experimentation in the three-dimensionality: starting from collage and stratified painting, Roma is currently working on ceramics. A favorite medium in Swamp, the vase becomes a transformation paradigm: cuts, incisions, holes and protrusions transform the matter from inorganic to organic. This transformation is also helped by Roma’s color study and firing techniques, relating the surfaces to swamp and mysterious places. A mazy archive of signs, images and shapes allows the visitors to venture into a special itinerary reactivating memories, dreams and references not only intended individually but shared, in which nature is both a starting and arrival point.
A special thanks to Manifattura Giuseppe Mazzotti, Albisola

IT

l Museo di arte contemporanea di Villa Croce è lieto di presentare la mostra personale di Alessandro Roma, SWAMP. Da sempre Alessandro Roma si occupa di pittura di paesaggio che nel suo lavoro diviene paesaggio interiore. Il processo parte da un assorbimento di lacerti di natura nell’esperienza reale che vengono successivamente metabolizzati e “rimessi al mondo”, regalandoci, nei suoi esiti finali, una certa sorpresa. La sua stessa attitudine verso il mondo, verso la sua possibile rappresentazione – anche durante la realizzazione del lavoro che procede per salti e illuminazioni – è ciò che Roma auspica di provocare nel fruitore: un “galleggiamento visivo” capace di far affiorare nuovi e personali significati dell’opera.
La Reverie di cui parla nel suo statement di ricerca lascia dunque che l’opera sia interrogante. Ogni nuova serie di lavori trattiene le tracce della ricerca precedente: nell’apparente spazio frammentato, nella sua aura magica, è possibile proiettarsi mentalmente e fisicamente. Nel corso degli anni la sua ricerca ha trovato una nuova linea espressiva attraverso la sperimentazione della tridimensionalità: dai collage alla pittura stratificata Roma è approdato alla ceramica. Forma d’elezione in Swamp il vaso diviene paradigma di trasformazione: tagli, fori, protuberanze trasformano la materia da inorganica a organica. Complice di questa trasformazione lo studio del colore e le tecniche di cottura che assimilano le superfici ai luoghi palustri e misteriosi. Un archivio labirintico di segni, immagini e forme potranno invitare lo spettatore a inoltrarsi nel percorso per riattivare ricordi, sogni, riferimenti non solo personali ma collettivi in cui la natura diviene punto di partenza e di approdo.
Un ringraziamento particolare va alla Manifattura Giuseppe Mazzotti, Albisola

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