Sguardo Straniero
z2o Sara Zanin Gallery, Rome (IT)
October 17 > November 24, 2018
Solo show

Alessandro Roma proposes a site-specific project in which the dialogue between painting and ceramics production becomes more urgent. The exhibition is displayed together with other two projects which involve the artist: at Mic – International Museum of Ceramics in Faenza, accompanied by the release of a catalogue edited by Silvana Editore (with critical essays by Irene Biolchini, curator of the show, and Marina Dacci) and at Casa Museo Asger Jorn in Albissola (Italy).
Focusing on ceramics, bas reliefs, artist’s books, large paintings and handpainted silks, the exhibition displays the succession between solids and voids, the tension among form and color; these aspects become the hallmarks of a renewed glaze. The process becomes a peculiar element of Roma’s artistic practice, at the same time the space is no more related to the neutral white cube but – due to the wall drawing that Alessandro painted – asserts his intent to develop an immersive surrounding. Even the new large paintings produced for the exhibition tend to create a loss of orientation. This tension to the “disorentation” and “dislocation” becomes also the leitmotiv of the project at Casa Museo Asger Jorn in Albissola (curated by Luca Bochicchio) where – among the ceramics and handpainted silks – a performer will interprete some Emily Dickinson’s poems that, similarly, stands for a path connecting reality and evasion to become absorbed in another dimension.

It

Alessandro Roma presenta un progetto site-specific in cui il dialogo tra la produzione ceramica e quella pittorica si fa sempre più stringente. La mostra è organizzata in contemporanea a una personale al Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, alla pubblicazione di un volume (con contributi di Irene Biolchini, curatrice della mostra del MIC, e Marina Dacci) e a un progetto alla Casa Museo Asger Jorn ad Albissola. Nelle ceramiche, nei bassorilievi, nei libri e nelle sete dipinte il rapporto con la materia, l’alternarsi dei pieni e dei vuoti, la tensione della forma e del colore sono tratti peculiari di uno sguardo rinnovato. La processualità legata all’intervento artistico diviene un elemento fondante della prassi artistica di Roma, così come il ripensare alla relazione con lo spazio che non può proporsi come neutro white cube, ma che – grazie alla realizzazione di un grande wall drawing – si propone come scambio immersivo tra opera e visitatore. Anche le nuove tele di importanti dimensioni realizzate appositamente per la mostra tendono a creare una sorta di perdita di orientamento. Questa ricercata tensione al “disorientamento” e alla dislocazione diviene anche il filo conduttore del progetto presso la Casa Museo Asger Jorn di Albissola (a cura di Luca Bochicchio) in cui tra le ceramiche e le sete, una performer interpreterà alcuni testi di Emily Dickinson le cui poesie tendono all’evasione dalla realtà per immergersi in una dimensione altra.

Review: Flash art 2018 Dec-Feb 2019 link